Bussia, Barolo

TIPOLOGIA


Rosso da invecchiamento con affinamento in botte

VITIGNO


100% Uve Nebbiolo

NOTE ORGANOLETTICHE


Dal colore rosso granato intenso, si apre all’olfatto con freschi accenti di profumi balsamici, per poi scivolare in fragranze più dolci di rosa e liquirizia e completare il gioco dei contrasti con toni olfattivi intensi di ciliegie, prugne mature e sottobosco. Al palato si presenta equilibrato, corposo, avvolgente e con largo retrogusto, manifestando tutta la propria vivacità e carattere.

VINIFICAZIONE E AFFINAMENTO


Le uve vengono raccolte manualmente verso la fine del mese di ottobre. La vinificazione segue scrupolosamente i criteri della tradizione e del disciplinare del Barolo. La fermentazione dura circa 20-25 giorni, a una temperatura controllata di 27°C. Per permettere al vino di arricchirsi del tannino e degli estratti necessari per formare la sua struttura nobile e longeva, in primavera viene posto in grandi botti di legno di rovere, dove si affina per almeno due anni. Successivamente, in base alle annate, si decide se debba rimanere a riposo per altri 12 mesi, oppure sia pronto per l’imbottigliamento. Termina il suo affinamento in bottiglia per circa 6 mesi, prima di essere messo in commercio.

GRADO ALCOLICO
14,50% vol.

BOTTIGLIA
Bordolese

TAPPO
Sughero naturale

TEMPERATURA DI SERVIZIO
16° – 18°

BICCHIERE CONSIGLIATO
Calice abbastanza ampio a tulipano

TENUTA ALL’INVECCHIAMENTO
10 anni e oltre

 

ABBINAMENTO GASTRONOMICO


La lunga persistenza lo rende ottimo per gli accostamenti a piatti di carne rossa della grande cucina nazionale e internazionale, selvaggina, cacciagione, brasati, piatti tartufati, risotti, formaggi dal sapore forte e intenso.

Barolo

Bussia

Barolo

Dall’uva del nostro migliore vigneto nel comune di Monforte d’Alba, nel crù Bussia, nasce l’omonimo Barolo. Un vino protagonista, sin dal suo ingresso nella linea “La Fenice”, per la sua raffinatezza, l’armonia dei sapori e la corposità al palato. Il fascino classico del Barolo, già nell’Ottocento “vino-ambasciatore” del Regno dei Savoia, trova nel nostro Bussia la sua massima espressione, unitamente a quel sentore di liquirizia, spezie e tartufo, tipico delle zone di Monforte, che gli conferiscono una caratteristica nota selvatica.